CHORALE BEATO DOMENICO LENTINI LAURIA | |||||||||
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Povero per sceltaLa vita e i prodigi attribuiti a Domenico Lentini
LA TRATTAZIONE forse più completa sul beato Lentini è quella che ne fa Ferdinando Del Duca sul sito www.santiebeati.itEccone ampi stralci: «Beato Domenico Lentini, Lauria (Potenza), 22 novembre 1770 – Ivi, 25 febbraio 1828. Nato a Lauria da Macario e Rosalia Vitarella, contadini, già a 14 anni segue la vocazione del sacerdozio. Divenne prete nel 1794 e si dedicò alla predicazione tra le persone di tutte le condizioni. (…) Era capace di togliersi le scarpe, calzoni e camicia, restando solo con la tonaca sulla pelle, per andare incontro a un bisognoso. Si dedicò anche all'educazione dei giovani. (…) Fu descritto dai contemporanei “un angelo all'altare”, anche a causa delle frequenti estasi. Si dedica con tutte le sue forze alla confessione, evangelizzazione, predicazione e catechesi non solo a Lauria, ma anche nei paesi del circondario. I quaresimali, le missioni, le omelie, toccano il cuore di tutti, infondendo la fede nei suoi uditori. (…) IN POVERTÀ Il 25 febbraio 1828, dopo un'agonia vissuta nel completo abbandono mistico, il servo buono e fedele è chiamato a prendere parte alla gioia del Suo Signore. La glorificazione di don Domenico Lentini comincia già subito con i suoi funerali, celebrati in Lauria per sette giorni consecutivi e con grande partecipazione di popolo, intervenuto da tutto il circondario. Il suo corpo, martoriato da flagelli e digiuni, per tutto il tempo rimane flessibile e caldo, effonde sangue vivo e soave odore. Si aprono i suoi occhi davanti all'Ostia Santa, ai suoi parenti ed amici, ai miscredenti. Prodigiose guarigioni e numerose conversioni avvengono presso il suo feretro e la fama di santità si afferma ovunque. I MIRACOLI Il 14 luglio 1828, da Papasidero (CS) portano alla tomba del Lentini la ragazza Angiola Rosaria Maiolino, paralizzata totalmente da due anni. Alla presenza del vescovo Nicola M. Laudisio, guarito da tumore alla mano proprio in quell'anno, del clero e di tanto popolo, dopo suppliche piene di fede, la fanciulla si alza dal suo misero giaciglio,e, toccando il cilizio del beato che le porge il vescovo, guarisce. Nel 1830 in Lauria avviene la guarigione istantanea del figlio sordomuto di Angelo Maria Scaldaferri e Maria D'Andrea che portano il figlioletto presso la tomba del santo sacredote, tra pianti e suppliche. A Viggiano nel 1834 risuscita il figlioletto di Vito Reale, di tre anni appena, morto annegato in una vascadi acqua e calce viva, dopo la devotissima preghiera del padre sconvolto, davanti all'immagine del beato. Per sua intercessione, nel 1905 a Lagonegro, Agnese Mango, paralizzata da dieci anni guarisce istantaneamente. Nel 1918, a San Paolo del Brasile, Domenico Pucci guarisce da tumore maligno. Nel 1930, a Laino Borgo, Giuseppina Maiolinoguarisce da sarcoma a una gamba. VENERABILE Nel 1935 Pio XI lo dichiara Venerabile ed eroe delle virtù teologali e cardinali. A Secondigliano (NA), la signora Anna Maria Voria, gravemente ammalata e prossima alla morte, il 21 settembre 1988, guarisce rapidamente da metastasi diffusa di carcinoma uterino. Per questo Giovanni Paolo II, in Piazza San Pietro a Roma, il 12 ottobre 1997 lo dichiara solennemente Beato, davanti ai suoi fedeli.
“Il Quotidiano” del 04 dicembre 2007 |
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